Riapre il prossimo 6 ottobre 2019 la chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera, dopo i lavori di ristrutturazione seguiti ai danni provocati dal terremoto del 30 ottobre 2016, che l’avevano resa inagibile. Costruita dai francescani nel XIII secolo, la chiesa conserva all’interno affreschi di grande fattura di Scuola giottesca del XIV secolo, pitture del XV e dipinti del XVII secolo. Riconosciuta come una delle più importanti chiese francescane dell’Umbria, Santa Maria Assunta è anche una delle prime undici chiese del cratere umbro del sisma che hanno ottenuto il contributo di ristrutturazione.
Intorno a Santa Maria è iniziata una gara di solidarietà: alcuni benefattori si sono fatti carico del restauro di una tela, frontale d’altare, e di un ciclo di affreschi, tra cui la celebre “Processione dei Bianchi” di Cola di Pietro da Camerino del 1401. Sono la storica dell’arte Rosa d’Amico di Bologna e i club di auto e moto d’epoca Orobico di Brusaporto (BG), “Tazio Nuvolari” di Mantova e Martesana Mutur Classic di Cernusco sul Naviglio (MI).
I festeggiamenti per la riapertura si terranno sabato 5 ottobre alle ore 16,00 con la presentazione del libro “Il parolario di San Francesco” di Alberto Melari, la presentazione del restauro del dipinto del XVII secolo e il concerto della “Fisorchestra Fancelli” per la rassegna “Campanili vivi”. Nei locali dell`ex convento francescano verranno esposte illustrazioni di Alberto Melari e i quadri di Laura D’Amico realizzati a sostegno della raccolta fondi a favore di un affresco del 1400 che si trova a Vallo di Nera in via Santa Caterina.
Domenica 6 ottobre verranno presentati i delicati lavori di ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria e il restauro degli affreschi. Seguirà la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo allietata dal suono del campanile di Santa Maria con i campanari di Vallo di Nera e di Ferentillo e animata dal Coro interparrocchiale di Vallo di Nera. Nel pomeriggio la visita al centro medievale, alla Casa dei Racconti dove è stato riscoperto un affresco del 1630 e all’Immagine delle Forche con il restauro delle antiche sedie donate dall’Associazione Natura Avventura di Perugia.